Da troppi anni i residenti del quartiere a ridosso del centro storico di Modena denunciano una situazione ormai invivibile: degrado, spaccio, prostituzione, violenza a qualsiasi ora del giorno, oltre che della notte.
Da tempo si è costituito un Comitato, che da voce alle istanze di cittadini esasperati ma non ancora arresi: “I primi esposti dei residenti risalgono al 2017: lettere, pec, incontri col Sindaco Muzzarelli che aveva promesso una riqualificazione della zona. Tutto inutile. Il degrado rimane, assieme alla paura di chi ci vive”, tuona Barcaiuolo.
Oltre alle “passeggiate per la sicurezza” organizzate dal Comitato, si fa sentire ora il Pd cittadino, che in zona Gramsci ha una sede: “Mi stupisce che ora il Pd raccolga firme e presenti in Comune richieste che sono sul tavolo di Muzzarelli da anni, come il presidio fisso”, sottolinea il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, “governano in città, in provincia, in Regione, al Governo: se c’è una responsabilità legata al problema sicurezza, di chi è se non loro?”.
La situazione sembrava migliorata durante la campagna elettorale del 2018: “Grazie a presidi e controlli a tappeto. Quella era la strada da perseguire. E invece, una volta riconfermata l’Amministrazione, tutto come prima. La sicurezza di Viale Gramsci è stato uno specchietto per le allodole, oggetto di scambio elettorale”, affonda Barcaiuolo.
Giovedì mattina i servizi tecnici del Comune hanno rimosso le panchine dal lato del viale, senza interloquire col Comitato dei residenti, salvo poi rettificare e annunciare che verranno ripristinate. La scelta aveva creato il malcontento degli anziani del quartiere che soprattutto in queste calde giornate cercavano riparo sotto al verde: “Il Pd dice di farsi portavoce dei residenti poi inanella una serie di azioni “fai da te”: ora pare che le rimettano, leggermente spostate. Il piano è delicato e la soluzione da trovare quanto mai urgente: contatto diretto con la zona e decisioni ferme e risolute”, questo il punto di partenza secondo il Consigliere regionale cittadino.