La giornata di ieri è stata una giornata molto importante per quelle che saranno le sorti del Passante di Mezzo.
Infatti è di qualche settimana fa la notizia che sia il Comune di Bologna che la Regione Emilia-Romagna hanno accelerato pesantemente l’iter burocratico, affinché possano presentarsi il 18 gennaio 2022, alla Conferenza dei Servizi per il Passante di Mezzo, con i propri documenti tutti in regola ed approvati.
In Regione Emilia Romagna, in particolare , si è scelto di mandare in approvazione il Prit 2025, che altro non è che il documento di programmazione regionale integrato sui trasporti. Un documento nato nel 2016, nella preistoria quindi, che era poi rimasto a marcire nei cassetti e che la Regione, dopo un lungo iter nel 2019, aveva fatto decadere senza mai portarlo in approvazione in aula, nonostante la Legge Regionale prevedesse il termine di 90 giorni per farlo. Evidentemente questo documento era indispensabile per il Passante di Mezzo tant’è che l’amministrazione regionale, saputo della Conferenza dei Servizi del 18 di gennaio 2022, ha deciso di forzare tempi e leggi previsti per l’iscrizione dei lavori in aula e portare con urgenza in approvazione Prit 2025. Seppur questo documento sia vecchio ed è del tutto inattuale, basti pensare che quanto è stato fatto non venivano neppure commercializzati i monopattini elettrici, non c’era la pandemia ed ha dati di flusso del 2013, è evidentemente indispensabile per il Passante di Mezzo.
Sorprende come l’unica forza di opposizione che si è ufficialmente schierata contro, tramite il Capogruppo Marco Lisei, per contrastare nella capigruppo l’iscrizione all’ordine dei lavori del Prit 2025 è stata Fratelli d’Italia. La Lega infatti nella stessa riunione ha dato il via libera al Partito Democratico per metterlo all’ordine dei lavori, così tutti gli altri gruppi consiliari (Forza Italia, Emilia Coraggiosa, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, rete civica e lista Bonaccini). E dire che votare contro all’iscrizione avrebbe creato non pochi grattacapi a Bonaccini.
Le voci di corridoio e i ben informati riferiscono che la Lega avrebbe trovato un accordo col Partito Democratico, rinunciando di fatto a fare opposizione dura e pura per consentire quantomeno al Pd di portare il documento in in aula, dove puoi è ragionevole pensare che la Lega voterà comunque contro, ma di fatto avrebbe garantito un’opposizione blanda. Proprio il consigliere Igor Taruffi (Coraggiosa) ha citato con disappunto, nel suo intervento in commissione, di questo fantomatico “accordo”.
Quale sia il contenuto dell’accordo tra Lega e maggioranza non è dato saperlo, ma il fatto è che Fratelli d’Italia si è trovata da sola a contrastare l’iscrizione del documento e quindi la possibilità di bloccare il passante di mezzo.

“Siamo sempre stati contrari al Passante di Mezzo, un’opera infelice ed inutile e favorevoli al Passante Sud. Gli impatti di questa opera saranno devastanti per Bologna e non porterà alcun beneficio“
Il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Lisei che ha tuonato più volte in commissione e nella capigruppo battendosi strenuamente contro il Passante di Mezzo, non ha rilasciato commenti a riguardo del comportamento degli altri gruppi di centrodestra. Ma siamo certi che non avrà fatto piacere a Fratelli d’Italia rimanere sola in questa battaglia.
La battaglia la stanno conducendo parallelamente i colleghi di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Bologna, Stefano Cavedagna, Manuela Zuntini, Felice Caracciolo e Marta Evangelisti, capitanati da Francesco Sassone. Anche a Bologna, infatti, hanno messo in approvazione una delibera decidendo di fare un consiglio straordinario il 27 dicembre, consiglio che come ricordano i consiglieri avrà dei costi straordinari e che poteva essere evitato mettendo l’atto in approvazione il primo consiglio del 10 gennaio, ma si sa, dei costi della politica da quando c’è Lepore che ha speso milioni per il suo faraonico staff non importa più niente a nessuno, neppure ai pentastellati che oggi siedono comodamente in maggioranza.
Sul tema è intervenuto anche il deputato di FDI On. Galeazzo Bignami, che si è sempre battuto contro il Passante di Mezzo:

“Il Passante Sud sarebbe la soluzione ottimale, ma a qualcuno forse non interessa risolvere veramente i problemi, ma tramite i lavori creare utili a chi si aggiudicherà i lavori”