I LAVORATORI DELLE ZONE ROSSE CREATE DALLA REGIONE SENZA TUTELA OTTENGONO TUTELA GRAZIE A UN ODG DI BIGNAMI (FDI)
Mille parole spese da Governo e maggioranza rossogialla, ma alla fine se arriverà la tutela per gli oltre 400 lavoratori di Medicina (BO) sottoposti a zona Rossa da un provvedimento della Regione Emilia Romagna lo si dovrà incredibilmente a Fratelli d’Italia.
I FATTI
I fatti sono noti. A metà marzo Bonaccini, preoccupato dall’espansione del virus sottopone a zona Rossa il Comune di Medicina in provincia di Bologna con un provvedimento emesso quale Presidente della Regione.
I giornali, i media, i tg dedicano ampio spazio alla scelta del Presidente, reduce da rielezione, sfoggiando telecamere, taccuini e flash.
Ma passato l’interesse mediatico, il PD si dimentica dei lavoratori a cui è impedito di andare a lavorare, ma che per un cavillo dei vari dPCM di Conte non sono tutelati come invece i lavoratori sottoposti a zona Rossa, ma con un provvedimento governativo.
Insomma, la zona Rossa del Presidente di Bonaccini rende i lavoratori di Medicina una sorta di lavoratori di serie B.
La sottosegretaria Puglisi (PD) interviene affermando: “Sono in stretto contatto con l’INPS e il decreto sarà pronto a brevissimo. Doveva essere già stato pubblicato, ma gli uffici in questo periodo sono oberati di pratiche”. Era il 28 marzo.
La sottosegretaria Puglisi (PD) interviene affermando: “Sono in stretto contatto con l’INPS e il decreto sarà pronto a brevissimo. Doveva essere già stato pubblicato, ma gli uffici in questo periodo sono oberati di pratiche”. Era il 28 marzo.
Da allora tante chiacchiere e pochi fatti. Gli esponenti del PD locale, generosamente, presentano emendamenti su emendamenti, ma il Governo, incredibilmente, fa orecchie da mercante e alla fine il DL Rilancio non prevede nessuna tutela per i lavoratori di Medicina che cosi si trovano cornuti e mazziati: costretti a non andare a lavorare per decreto (di Bonaccini) e senza stipendio perchè rispettano le regole (di Bonaccini).
LA SVOLTA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
Sino a giovedi 9 luglio, quando il deputato di FdI Galeazzo Bignami presenta un OdG vincolante per l’esecutivo con cui si “impegna il Governo ad adottare tempestivamente iniziative normative affinchè ai lavoratori delle ex zone rosse individuate con provvedimento regionale, come quelli del Comune di Medicina, sia riconosciuta la malattia in relazione alle assenza forzate dal lavoro durante il periodo di lockdown”.
Anche il M5S presenta un OdG con cui (con una certa timidezza in realtà) si “invita il Governo a valutare l’opportunità di” tutelare i lavoratori di Medicina. Insomma, stessa ratio, ma senza disturbare il manovratore, diversamente da Bignami che una volta ottenuto il parere contrario del Governo sul proprio OdG si è alzato in Aula a Montecitorio, ha preso la parola e ha convinto il Governo a cambiare opinione e parere (clicca qui), accettando il vincolo imposto dall’Ordine del Giorno che nel frattempo trova il sostegno anche di esponenti locali del Pd i quali con onestà intellettuale hanno sostenuto la proposta Bignami.
Ora sta al Governo rispettare l’impegno assunto dinanzi al Parlamento.