Le importanti operazioni condotte recentemente hanno evidenziato come la criminalità ad opera di clandestini e baby gang sia presente anche sul nostro territorio.
Sui dati delle espulsioni effettuate da inizio anno interviene Luca Negrini, Responsabile Regionale dipartimento Organizzazione di Fratelli d’Italia: “L’errata modalità di gestione dei flussi migratori da parte dei Governi passati e il perbenismo tipico di sinistra che narra di quanto tutto debba essere per forza inclusivo non hanno fatto altro che creare la giusta base per far sì che la criminalità proliferasse indisturbata facendo in modo che si sia giunti ad un risultato ben distante da quella che dovrebbe essere la corretta integrazione.
Fratelli d’Italia, tacciata più volte di avere un approccio prevenuto su queste tematiche, non ha mai smesso di denunciare all’Amministrazione che Modena non è, da anni, esente da questi fenomeni. Basti pensare, per esempio, alla mafia nigeriana che gestisce molte delle piazze di spaccio presenti in città, ben radicata sul territorio e che tuttora conta una forza lavoro basata su molti soggetti che, quando raggiunti da controlli, non risultano essere regolari . I 240 provvedimenti di espulsione guardano nella giusta direzione sulla corretta gestione di una problematica che, a nostro avviso, subirà fortunatamente un notevole cambio di passo con l’insediamento del nuovo Governo.
Alle forze dell’ordine, agli uomini e alle donne in divisa va il nostro plauso e il nostro ringraziamento per l’importante e quotidiano lavoro a difesa della collettività” conclude Negrini.

Riguardo le baby gang è intervenuto Lorenzo Rizzo, presidente provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia “Ormai da tempo il fenomeno delle baby gang ha iniziato a colpire Modena su tutta la provincia. Dalle vie del nostro centro storico fin addirittura dentro le mura scolastiche, attività di spaccio e microcriminalità rendono sempre più invivibili tutte quelle situazioni che per i ragazzi dovrebbero essere solo occasioni di formazione, svago e socialità.
Le nostre preoccupazioni erano fondate, più volte abbiamo segnalato un’escalation di episodi di violenza da parte di baby gang. Preoccupazioni trattate con sufficienza dall’Amministrazione che non riteneva il fenomeno abbastanza grave per poter parlare di bande. Oggi invece scopriamo che le bande ci sono, con tanto di nomi ed in alcuni casi anche in contatto con la criminalitá organizzata straniera ed italiana.
Modena, tra le realtà peggiori d’Italia, é sotto assedio. Il Sindaco che, lo ricordiamo, ha tenuto per sè la delega alla sicurezza smetta di provare a minimizzare il problema” conclude Rizzo.
