Secondo i due esponenti di Fratelli d’Italia è “inammissibile che molti cittadini si siano dovuti rivolgere ad ambulatori privati sostenendo ingenti costi per poter effettuare il tampone obbligatorio in tempi più brevi di 5 giorni”
Attivare subito i laboratori di analisi che l’Ausl aveva già dichiarato di dover individuare per ridurre i tempi di attesa dell’esito e garantire ai cittadini un adeguato servizio pubblico per la tutela della loro salute. Lo chiedono l’On. Galeazzo Bignami ed il Consigliere Marco Lisei con una interrogazione alla Giunta Regionale a fronte dei “fortissimi ritardi per l’ottenimento dell’esito dei tamponi ai quali, secondo le prescrizioni dell’Ausl di Bologna, si devono sottoporre entro 48 ore tutte le persone rientranti dai Paesi o dalle regioni considerati a rischio sanitario per Covid-19”. I tempi d’attesa stimati dalla stessa Ausl fra le 24 e le 72 ore, sarebbero oggi assolutamente disattesi, visto che “i cittadini che durante quest’ultimo week end si sono sottoposti al tampone devono aspettare almeno 5 giorni per l’esito”.
Risulta anche “inammissibile che molti cittadini si siano dovuti rivolgere ad ambulatori privati, sostenendo ingenti costi per poter effettuare in tempi più brevi il tampone richiesto obbligatoriamente”, insiste Lisei, che chiede anche di conoscere “il numero di persone che si sono sottoposte finora al tampone e quanti tamponi vengono giornalmente processati”. Secondo il consigliere “questa situazione potrà solo peggiorare in vista della ripresa dell’attività scolastica già gravata da innumerevoli problematiche e incertezze”.
Questi ritardi, che sarebbero imputati “all’elevato numero di tamponi effettuati a chi rientra e al ricorso ai test sierologici da parte degli insegnanti prima del rientro a scuola”, sono comunque, secondo i due esponenti di Fratelli d’Italia, “inaccettabili” proprio per le “forti restrizioni imposte, come l’obbligo di isolamento cautelativo,” che crea problemi anche per chi deve lavorare.