FRATELLI D’ITALIA BOLOGNA: CONTINUA LA BATTAGLIA CONTRO IL PASSANTE DI MEZZO
Fratelli d’Italia in comune a Bologna è da sempre in prima fila nella nella battaglia contro il passante di mezzo anche al fianco ed insieme ai tanti comitati sorti contro questa opera pubblica.
È Francesco Sassone, quale capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Bologna, che nelle pagine dei quotidiani ha affermato che “se si poteva pensare che il Partito Democratico nell’amministrazione cittadina di Bologna avesse toccato il fondo progettando il passante Nord, non si era ancora giunti alla proposta del passante di mezzo, idea ancora peggiore.”
Approntare i cantieri del passante di mezzo al prossimo gennaio: ecco lo snodo cruciale della questione che ha fatto adirare il centrodestra e in particolare il politico in quota Meloni.
“Per partorire la ‘brillante’ idea di realizzare il Passante in piena crisi economica post-covid occorrono alcune doti importanti. -affonda Sassone- La prima è di non aver la minima idea della situazione economica in cui versiamo e dei sacrifici di un imprenditore per alzare ogni maledetto giorno una saracinesca che oggi, con la crisi, peserà ancora di più. La seconda è non aver la minima idea delle conseguenze dei cantieri, una palude di cantieri nella quale i cittadini rimarranno impantanati, annaspando fra code ed inquinamento, impoverendosi economicamente e socialmente.”
“La politica deve pensare al bene comune -continua il capogruppo a Palazzo d’Accursio- e abbiamo il dovere morale di bloccare una scelta che danneggerà tantissimi cittadini. Questo ci differenzia dal Pd e da Merola che, invece, hanno anteposto i loro interessi. Bologna, però non ha bisogno di melma, ma dell’ossigeno di qualche scelta giusta.”
Fratelli d’Italia continuerà a vigilare sull’operato dell’amministrazione comunale bolognese e manderà avanti la battaglia per impedire questo atto che Sassone definisce di “egoismo politico”.
Sassone, unitamente all’onorevole Galeazzo Bignami e al consigliere regionale Marco Lisei, promette: “faremo opposizione in tutte le sedi istituzionali e saremo pronti a scendere in piazza con i cittadini ed al loro fianco.” I bolognesi non vogliono quest’opera che definiscono a chiare lettere “sbagliata, inutile e irrimediabilmente dannosa per la comunità.”
“Ciò che serve realmente è il passante sud.” Così afferma l’onorevole Galeazzo Bignami deputato in quota Giorgia Meloni, e continua: “con questo allargamento i carichi di traffico insisteranno sulla sede attuale aggravando le ricadute ambientali sulla città; si taglierà fuori il settore sud dell’area metropolitana che continuerà a trovarsi escluso da collegamenti rapidi anche per l’assenza di opere come la bretella Setta-Reno o la Sasso-Pianoro; non si alleggerirà il traffico urbano, appesantito sia dai cantieri del Passante che del tram, se confermato l’avvio contestuale delle due opere; non si creeranno alternative di scorrimento, ormai indispensabili viste le ricorrenti situazioni di intasamento. O qualcuno davvero pensa che un incidente ci userà la cortesia di non invadere le nuove corsie? Con un ulteriore dato negativo: questa opera – analizza Bignami – consentirà ad Autostrade di considerare esaurito l’impegno sul nodo bolognese. Per questo Fdl propone il Passante Sud. Un’opera che creerebbe un’alternativa efficace anche in caso di congestione dell’attuale sistema; chiuderebbe l’anello intorno a Bologna, intercettando anche i flussi dall’AI e dalla A14; permetterebbe la banalizzazione della tangenziale; non comporterebbe disagi, trattandosi di cantieri autonomi privi di interferenze sulla città; consentirebbe un collegamento viario dell’area sud e dell’Appennmo; garantirebbe un miglioramento della qualità dell’aria grazie al filtraggio in galleria. Ma le qualità del Passante Sud si scontrano evidentemente con un’unica, insormontabile pecca: questo progetto non è funzionale agli interessi dell’economia rossa che da tempo condizionano in modo opprimente il futuro della città.”