Sessantuno vigili elettronici in tutto il perimetro della città di Bologna per creare una grande ZTL che copra, di fatto, gli accessi a tutta la Città e dove introdurre, in un futuro molto prossimo, delle limitazioni agli accessi per chi viene da fuori città, ma non solo. Tutto ciò proprio ora che, in una auspicabile era post Covid, Bologna ha bisogno di essere resa più attrattiva e non, al contrario, respingente. Questo è, in ordine di tempo, l’ultimo provvedimento folle dell’amministrazione comunale PD che guida il capoluogo Felsineo e che a breve verrà adottato. Prima le telecamere con un investimento di soldi pubblici di € 1.200.000 e, dopo, le limitazioni al traffico.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo D’Accursio, Francesco Sassone, non ha mezzi termini: “è l’ultima ed ennesima follia del PD, è incredibile ed inaccettabile estendere la ZTL in tutta Bologna. “Poi il consigliere in quota Meloni spiega: “una cosa è la ricerca della tutela ambientale, altra cosa è rendere la vita impossibile ai cittadini.” Ed in effetti, voler mettere 61 “vigili elettronici” o varchi telecontrollati, come vengono definiti dal PD negli atti, attentamente studiati dal Capogruppo Sassone, sull’intero perimetro della città, “ha il solo obbiettivo di creare un ‘Grande Fratello’ o meglio un ‘Grande Fardello’”, così ironizza Sassone, convinto che la scelta della Giunta Merola di installare questi nuovi dispositivi sia dettata da ragioni prettamente economiche, usando quale scusa la salvaguardia della tutela ambientale cittadina che, invece, nei fatti, questa amministrazione contrasta, adottando scelte infrastrutturali e trasportistiche che vanno nella direzione diametralmente opposta della ricerca di una riduzione delle immissioni inquinanti, che invece favoriscono e aumentano: basti pensare alla linea rossa del tram e al passante di mezzo di cui il comune auspica l’inizio dei lavori quanto prima.

“Il vero obbiettivo sono le sanzioni” affonda Sassone, che sostiene come “l’amministrazione Merola in dieci anni non sia stata in grado di creare trasporti pubblici realmente utili, concorrenziali e vantaggiosi che consentissero ai cittadini di scegliere liberamente di abbandonare il mezzo privato. Vogliono punire chi usa l’auto o il furgone come se lo facesse per diletto e non per necessità di vita. Non comprendono che fra queste ci sono persone che non possono farne a meno, famiglie che devono conciliare lavoro e figli, anziani, disabili, lavoratori.
E intanto il consigliere bolognese ha dichiarato che anche altri consiglieri di Fratelli d’Italia eletti in provincia promuoveranno una serie di verifiche, istanze ed accessi agli atti al fine di conoscere quanti siano effettivamente i pendolari che dalla provincia si muovono per giungere in città per lavoro e che verranno fortemente colpiti da questo assurdo provvedimento. Fratelli d’Italia ritiene infatti che questo sia l’ennesimo modo per complicare la vita a tutti coloro che quotidianamente si muovono specialmente per impegni lavorativi: “nei suoi due mandati Merola e i suoi Assessori alla mobilità non hanno risolto il problema d’inquinamento in città. Se dopo dieci anni ci sono ancora livelli d’inquinamento tali, di chi è la responsabilità?”
Sassone poi accende i riflettori sul piano generale del traffico urbano e sul Piano urbano della mobilità sostenibile in vigore a Bologna: “inutile che ci vengano a parlare di PGTU e PUMS, approvati in era precedente all’attuale pandemia da Covid, per giustificare tali scelte, quando questa situazione sanitaria ha completamente modificato gli scenari di riferimento.”
Ed ancora un attacco alle scelte dell’amministrazione Merola: “il PD la smetta -dice Sassone- di legittimare queste scelte scriteriate con la scusa di ricercare una riduzione delle immissioni inquinanti in città. Se davvero il PD é spinto da tali ‘nobili propositi’ abbandoni il progetto del TRAM, che non farà altro che portare ad un ulteriore grave pregiudizio sulla mobilità privata e si pensi, piuttosto, ad infrastrutture che davvero siano in grado di ridurre l’impatto ambientale in città. Rinunci il PD, se davvero ha a cuore la tutela e la buona salute dei bolognesi, alla follia del Passante di Mezzo e proceda, come FDI ha proposto e portato avanti per voce di tutti i suoi esponenti – parlamentari con l’on Bignami, regionali con il capogruppo in regione Emilia Romagna Marco Lisei ed in Comune a Bologna – con il Passante SUD che, questo si, porterebbe ad una rilevante e tangibile riduzione del carico inquinante sulla città con particolare riguardo alle polveri sottili, ma soprattutto a beneficio di tutti i cittadini.”

Carissimi, i detti sono la saggezza dei popoli, quindi per riferirmi a Meroling & C. “La mamma degli imbecilli è sempre in cinta e partorisce ogni sei mesi!”
Questi pseudo democratici devo essere allontanati dalla politica, si comportano da padroni anzi da dittatori!!!
Mandiamoli a casa! Chiediamo un vere riforma della giustizia! Certezza della pena! Basta privilegi!basta vitalizi! Chi non sa gestire paghi i suoi errori e non che siamo noi a doverci fare carico dei loro errori. Bologna si merita una altra amministrazione!