BIGNAMI – LISEI – SASSONE (FDI): DIRIGENTI BORIOSI NOMINATI DA MEROLA E PD. ORA SI DIMETTANO
E’ a dir poco clamoroso quello che è accaduto a Bologna, dove nella gara per il nuovo affidamento della gestione del Piano sosta, che comprende anche i servizi complementari alla mobilità, ad essere rimasta fuori dalla corsa è nientemeno che Tper S.p.a., cioè l’attuale gestore, che allo stesso tempo è anche l’azienda a cui è affidato il trasporto pubblico locale per il bacino di Bologna (e di Ferrara). E’ la stessa Tper che in una nota ha dato la notizia. Sembrerebbe, a detta della società di trasporti, che tale esclusione sia stata determinata da un’anomalia della piattaforma informatica utilizzata dalla stazione appaltante. TPER ha dichiarato che “il progetto che abbiamo elaborato è completo e preciso sotto il profilo della qualità tecnica, della valutazione economica e della forma. Non prendere in considerazione il nostro progetto snatura la ragione d’essere della procedura competitiva, che è quella di selezionare l’opzione migliore.” TPER ha infine annunciato un ricorso in sede di giustizia amministrativa.
Una vicenda grottesca ed imbarazzante, proprio come la nota diramata, per una società che fattura milioni di Euro, specializzata nel trasporto, fiore all’occhiello del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna che ne detengono oltre il 75%.
I Sindacati all’unisono CGIL-CISL-UIL-CISAL-UGL hanno gridato: “La gara della Vergogna!” evidenziando come: “La scorsa primavera avevamo già richiesto al Comune di Bologna e all’Assessore alla Mobilità di procedere all’affidamento diretto del servizio sosta ed allineare la medesima gara a quella del tpl prevista per il secondo semestre del 2024. Questo al fine di mettere in sicurezza una procedura concorsuale di un singolo ramo aziendale, per giunta nel pieno di una emergenza sanitaria, ed evitare il serio rischio di perdere un pezzo importante d’azienda! lavoratori sono trattati come carne da macello, sacrificati per una “anomalia” della piattaforma informatica!“
La reazione dell’opposizione non si è fatta attendere. Il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, insieme a ai capigruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Marco Lisei, ed in Comune a Bologna, Francesco Sassone hanno dichiarato: “Per prima cosa piena solidarietà ai lavoratori ed alle loro famiglie, 120 dipendenti TPER, attualmente adibiti alla gestione del servizio sosta, che stanno vivendo ore di forte preoccupazione per il futuro che li attenderà e che oggi vedono molto incerto e per i quali il Comune si dovrà assumere ogni responsabilità nel garantirli, perché non dovranno essere i lavoratori a pagare il prezzo più alto per gli errori compiuti della dirigenza TPER. Ciò che è accaduto è un fatto gravissimo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, che insieme detengono oltre il 75% delle azioni di TPER, non potranno fare finta di nulla. Essere stati esclusi da una gara per l’affidamento di un servizio, il cui valore indicato è di oltre 78 milioni, è un errore imperdonabile del quale la dirigenza di TPER dovrà essere chiamata a rispondere da parte dei soci di maggioranza.”

Il deputato e i due capigruppo di Fratelli d’Italia,continuano nella loro nota congiunta, dichiarando che il problema non sarebbe il fatto che TPER abbia vinto o meno la gara, ed in effetti per questo tipo di decisioni esistono le apposite commissioni che valutano al meglio le proposte formulate, ma in realtà, “il fatto imperdonabile –continuano i tre esponenti della destra bolognese- è che TPER non sia stata in grado di presentare un offerta che non venisse esclusa e non comprendiamo come sia possibile che quella che viene definita come anomalia della piattaforma informatica, di cui parla TPER nel proprio comunicato e che ne avrebbe determinato l’esclusione, abbia coinvolto solo lei e non anche gli altri eventuali soggetti partecipanti al bando.”
Galeazzo Bignami, Marco Lisei e Francesco Sassone, concludono: “Sono anni che dirigenti boriosi, saccenti ed arroganti vengono nelle sedi istituzionali a pavoneggiarsi della loro bravura, ignorando e deridendo le tante richieste che venivano fatte, anche da consiglieri di opposizione. Dirigenti nominati dal Partito Democratico, osannati da Merola e dai sui fedelissimi. Ora rispondano del loro operato e si dimettano.“
E neppure a farlo apposta proprio oggi, uno di quei fedelissimi, l’Assessore alla mobilità Claudio Mazzanti, che non ha mai perso occasione per difendere Tper e la Gualtieri da ogni attacco, un vero scudo per le critiche, ha dichiarato imbarazzato:

“ho saputo ieri quando e’ uscito il comunicato di Tper, stiamo cercando di capire cos’e’ avvenuto. Dovremo incontrare Tper ed e’ arrivata anche una richiesta di incontro da parte delle organizzazioni sindacali“.
Claudio Mazzanti PD