SASSONE (FDI): PRESENTA UN ODG PER BLOCCARE TUTTO
Il Comune di Bologna ha ben pensato, durante il mese di giugno, di sospendere il pagamento della TARI, la tariffa che i bolognesi pagano ogni anni per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti fatto da Hera, che normalmente veniva pagata dai cittadini e dalle imprese in due rate di cui una a giugno ed una a dicembre, posticipandone il pagamento in unica soluzione entro il 2 dicembre.
In quel dato momento storico, l’aver disposto la sospensione del pagamento della TARI ha certamente dato una boccata di ossigeno a quelle tante famiglie e imprese duramente colpite dalla grave crisi economica, conseguente alla chiusura del paese disposta dal Governo per il diffondersi del virus.
Peccato, però, che lo stesso Comune non è stato in grado di accorgersi che l’aver disposto una semplice sospensione del pagamento non ha fatto altro che differire nel tempo il problema rendendolo, oltretutto (oltre il danno la beffa, ndr),ancor più gravoso per quelle stesse famiglie e imprese che, nelle mal poste intenzioni del Comune di Bologna, si volevano agevolare.
Infatti il non aver previsto la possibilità di rateizzare da dicembre l’importo dovuto, darà un altro duro colpo a molte attività commerciali del tessuto economico della nostra città (basti pensare ai tanti ai bar, pub, ristoranti, alberghi etc.) in un periodo nel quale, purtroppo, la pandemia è ancora in corso, così come lo sono le pesanti restrizioni e le gravi ripercussioni economiche che si portano dietro i vari DPCM.
Per le famiglie bolognesi, poi, il danno è ancor più grave visto che per le cosiddette “utenze domestiche”, il Comune di Bologna non ha previsto alcuna agevolazione tariffaria per il 2020 a seguito dell’emergenza sanitaria.
Fratelli d’Italia ha provato a sollevare il problema, anche a seguito delle tante lamentele dei cittadini raccolte anche dall’emittente locale Etv in un servizio (clicca qui per vederlo) portando la discussione nel Consiglio Comunale. Francesco SASSONE, Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Comunale di Bologna, ha presentato un ordine del giorno con il quale chiedeva di concedere “una moratoria delle riscossioni dei tributi locali per attività commerciali e privati sino al 31 dicembre 2020” e “a prevedere comunque una rateizzazione senza sanzioni e senza interessi sino ad un massimo di 5 rate da gennaio a maggio 2021 ed una rimodulazione, con riduzione della TARI, sia per le attività commerciali sia per le famiglie bolognesi colpite dalla crisi economica susseguente alla crisi sanitaria da Covid- 19”, proposte che Fratelli d’Italia ha ritenuto essere di assoluto buon senso e di supporto alle famiglie ed imprese bolognesi in un momento così difficile ma che il PD, evidentemente, non ha ritenuto tali visto che le ha bocciate in blocco, senza alcuna esitazione.
Per noi la sospensione del pagamento della TARI al 2 dicembre è il primo doveroso passo al quale dovrà necessariamente seguire, da parte di questa amministrazione, una revisione della tariffa TARI per il 2020 che tenga conto dell’aggravarsi della situazione economica e dell’assenza di produzione dei rifiuti delle attività interessate dalle chiusure.
Francesco Sassone
Sul tema intervengono anche l’On. Galeazzo BIGNAMI e Marco LISEI Capogruppo FDI in Regione Emilia Romagna: “Non può pensare il Comune di Bologna di chiedere il pagamento della TARI 2020 ad imprese ed attività commerciali tipo bar, ristoranti, palestre, ambulanti e molti altri potrebbero essere gli esempi da citare, che nel corso dell’anno sono state chiuse per mesi e anche quando riaperte hanno registrato perdite ingentissime, per tute queste attività la tari 2020 va cancellata.
Sia prevista, poi, anche una forte riduzione della TARI, in un percentuale non inferiore del 50%, anche per le famiglie. La crisi economica non investe solo le imprese ma anche le famiglie che da quelle imprese e dalle filiere ad esse collegate trovano sostentamento. E doveroso, poi, che per tutte le categorie, privati e imprese, si preveda un bollettino TARI almeno suddiviso in forma rateale in modo da calmierare il peso della spesa sulle famiglie e le attività.
Sarà onere poi del Comune sollecitare il Governo, politicamente peraltro allineato, a provvedere a mettere a disposizione le eventuali risorse necessarie per tale provvedimento.“
Concordo, ma non c’è nulla da fare. Inutile lamentarsi. Bisognava non votarli.
Ma se le assicurazioni auto (anche UNIPOL), concedono la rateizzazione tasso zero in 12 mesi con il bonus covid di un mese se già cliente? Perché non lo autorizzano i soci azionisti (comune di Bologna incluso) della Hera spa dalla quale ottengono dividendi annui milionari? D’altronde la hera che è quotata in borsa nn ha difficoltà finanziarie di quotazioni visto che con i lockdown la loro (clientela) è rimasta fino ad ora, per alcuni mesi a casa consumando di più?
Conteggiate del periodo 2020>2019 degli stessi mesi Covid/lockdown i maggiori ricavi/utili hera e maggiori dividendi che la “Compagnia delle Indie” alias Merola & C. otterranno grazie all’emergenza Covid che i Bolognesi hanno e stanno subendo. Specie i piccoli e medi commercianti ed artigiani alla canna del gas (non dell’ossigeno) che con impegnati a non licenziare, hanno e stanno ottenendo solo dei “ristori!” come se le chiusure coercitive dei lockdown dello “stato pandemico” in cui ci troviamo è un optional! Mentre le banche scoppiano di liquidità perché buona parte della gente non comprando più per paura di tempi peggiori lascia tutto sul conto ed altri che sono alla “canna del gas” si stanno indebitando per onorare i loro onesti impegni debitori privati, fiscali e contributivi dei loro dipendenti per non fallire come le piccole e medie imprese commerciali, artigianali e professionali! Serve far aprire un incontro con le categorie per “petizionare” una vertenza di confronto con il cdx al comune di Bologna a gennaio/febbraio 2021 sotto la scadenza elettorale del comune di Bologna per sospendere e poi ridurre in % millesimali in base ai ricavi netti la tari per le aziende e la tasi in base all’isee 2020! Non Vi pare?
Ho ricevuto la richiesta di pagamento in un’unica rata come tutti noi. L’impatto è stato di assoluta indifferenza del Comune viste le difficoltà del momento. Non si può non anticipare queste problematiche che aprono vortici d’ansia pericolosi. Il Comune vuole solo incassare. Questa è la mia percezione. Un’idea del sociale molto lontana dalle necessità vere del cittadino. Ribadisco che siamo cittadini e non sudditi.
L’aver sospeso il pagamento della prima rata della TARI di giugno, sembrava che il comune avesse capito le difficolta’ anche delle famiglie ma, come c’era da aspettarselo lo stesso, come un rapace h deciso di far pagare tutto quanto a dicembre. Mi chiedo, quale vantaggio per gli utenti? Ma che cosa si poteva chiedere ad una tale dirigenza. Continuano a spendere per progetti non idonei a risolvere i problemi: passante di mezzo, ciclabili ecc. Una volta si diceva “vai a zappare” ma, adesso non ci sono consigli per loro, bisognerebbe mandarli in esilio.
Abito a Borgo Panigale e, purtroppo, oltre alle tariffe Tari , piuttosto elevate, da sempre noto che i cittadini stessi si comportano male, pattume spesso fuori dai cassonetti, rifiuti ingombranti, sporcizia.
La Hera dovrebbe attrezzarsi , controllare e, se necessario, multare gli incivili.
ottima presa di posizione
condivido tutto