E’ quanto chiede in una risoluzione presentata alla Giunta dell’Emilia Romagna il Consigliere di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo: “Abbiamo studiato i fatti e dalle pratiche sono emersi alcuni errori grossolani che hanno portato, con ogni probabilità, alla bocciatura della richiesta di deroga presentata nel 2017. Mi chiedo cosa aspettasse la Regione a prenderne atto e ripresentarla.”
In particolare nell’atto si legge come le condizioni orografiche del territorio dell’Alto Frignano non siano state prese in considerazione, limitandosi a riportare le distanza, dai comuni dell’Appennino ai nosocomi, che però non contemplano le avversità dovute a intemperie e condizioni climatiche avverse: “Dobbiamo tenere a mente che in montagna non si può solo ragionare sul chilometraggio: è chiaro come il sole o la neve siano una discrimine fondamentale nel calcolare i tempi di percorrenza. Quelli sono i veri dati su cui riflettere e decidere”, commenta perplesso di politico modenese.
A questa prima invettiva si aggiunge anche l’incongruenza legata al laboratorio analisi qualificato per le urgenze, condizione fondamentale, che secondo il Ministero a Pavullo non esisterebbe: “Abbiamo visto e rivisto un video del Dott. Trenti in cui elogiava grandemente il laboratorio analisi del capoluogo del Frignano, che permetteva, testuali parole, ad un pavullese di avere risultati certi e veloci al pari di un paziente che si rivolgeva al Policlinico. Delle due l’una: o la Regione ha sbagliato a trasmettere le informazioni o il Ministero le ha recepite non corrette. In ogni caso si deve giungere ad una soluzione”, chiosa Barcaiuolo.
Il Punto Nascite di Pavullo nel Frignano, ufficialmente chiuso dal 2017, rappresentava un punto di riferimento per tutte le gestanti e future mamme dell’Alto Frignano. La sua chiusura, “per motivi di sicurezza” paventava la norma, aveva destato non poche preoccupazioni e polemiche tra i residenti della montagna, che poco a poco, riferiscono, si vedevano privati di tutti i servizi essenziali, alla salute come in questo caso, e che contribuivano al centrale problema dello spopolamento delle zone.