Quando fu istituito, il posto integrato di polizia presso la stazione delle Corriere di Modena comprendeva almeno 12 agenti ed i risultati in termini di prevenzione e repressione dei reati nella parte storica della città, (ma non solo se si pensa che il parco novi Sad ed il Viale Gramsci venivano compresi nell’area di competenza), furono esaltanti.
Nel tempo questo presidio è stato smantellato causa riduzione del personale e dei mezzi fino a ridurlo ad una cattedrale vuota, nel silenzio generale del Comune.
Per questo motivo, l’8 agosto Fratelli di Italia Modena era al fianco dei sindacati di Polizia per denunciare il ridimensionamento del P.I.P, presidio che consideriamo strategico perché posto in una delle zone più degradate della città, dove spaccio e criminalità sono diffusissimi e non sono percezioni.
Muzzarelli deve spiegare ai modenesi il mancato rispetto del patto “Modena Sicura” siglato nel 2017 col Ministero dell’Interno –Minniti- in forza del quale alla città della Ghirlandina spettano 50 agenti di Polizia in più.
Muzzarelli dovrebbe pretendere dall’attuale Ministro dell’Interno il rispetto del patto nell’interesse della Città anziché raccogliere firme per la sicurezza o utilizzare slogan per nascondere l’assenza di concrete manovre volte alla tutela di città e i modenesi.
Il P.D. governa il Paese, la Regione, il Comune ed il quartiere e chiede a se stesso di intervenire. Non c’è peggior sordo…