La vicenda di Sestola, portata alla luce ieri da un ex consigliere comunale, ha permesso di puntare l’attenzione sulla “Disciplina sulla tutela e l’uso del territorio” e sui piani urbanistici, materia ostica ma di fondamentale importanza all’interno di ogni municipio.
La Legge Regionale n.24 del 21 dicembre 2017, o nuova legge urbanistica, impone a tutti i comuni dell’Emilia Romagna di avviare le procedure di adozione del PUG, Piano Urbanistico Generale, entro il 1/1/2021. Una successiva circolare(disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio regionale, approvate con la legge regionale n. 3 del 31 luglio 2020), ha prorogato i termini di 12 mesi, aiutando così gli uffici pubblici che a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus avevano visto molti lavori rallentare.
“Il radicale cambiamento di impostazione rispetto alla Legge 20/2000 prevede che dall entrata in vigore del nuovo regime tutte le previsioni in espansione contenute nei piani previgenti siano limitate al 3% del perimetro del territorio urbanizzato con un effetto tagliola:molti terreni potenzialmente edificabili se non vedranno l assegnazione in quesato periodo di diritti edificatori torneranno agricoli” , spiega il Consigliere regionale Michele Barcaiuolo.
Per ovviare a questo problema dunque la redazione di un piano urbanistico, articolato e complesso, che non tutti i comuni, soprattutto quelli piccoli, sono in grado di rispettare: “Da un lato l’adozione di uno stesso Piano urbanistico ha il grande merito di far dialogare gli uffici urbanistici comunali “nella stessa lingua”: pensiamo che alcuni sono fermi al PRG, altri al PSC e RUE,altri hanno adottato POC etc. Di contro però la nuova legge sull’urbanistica è pensata per grandi agglomerati urbani, come le città metropolitane, prevedendo vere e proprie riqualificazioni di quartieri. E i piccoli comuni montani, di cui è pieno il nostro Appennino? Zero.I piccoli Comuni specialmente montani sono costituiti per la maggior parte di territorio rurale su cui la legge non dice assolutamente nulla: Anzi va a restringere in maniera significativa alcuni interventi come la RE che di fatto impedisce il recupero di una parte importante del loro patrimonio edilizio,contraddicendo uno dei principi a cui la legge sostiene di ispirarsi. ”, tuona il Consigliere di Giorgia Meloni.
La legge a cui si fa riferimento crea grande confusione e lascia molti dubbi ai sindaci e agli uffici urbanistici, che non si vedono neppure nominare.
In soccorso arriva pertanto la proposta del Comune di Pavullo: “Da qualche mese il Comune di Pavullo si è mosso e ha presentato all’Unione dei Comuni e al suo Presidente Pasini un’idea che potrebbe comportare un valido aiuto per superare empasse come quello di Sestola. Consci di non poter redigere da soli un simile piano, si è pensato di creare un unico “Ufficio di Piano”a livello di Unione. a cui tutti i comuni montani possono accedere e che aiuterebbe gli uffici anche nei successivi adempimenti”, spiega Barcaiuolo.
Idea di “raggruppare” gli uffici urbanistici per una migliore efficienza nella redazione dei PUG che è al centro dell’interrogazione fatta alla Giunta dal Gruppo di Fratelli d’Italia.